Una domanda piuttosto stressante che mi ponevo quando le prime volte iniziai a meditare e’ proprio questa:
Come si fa a sapere se uno medita? Da cosa si capisce?
Ebbene se anche tu ti fai questa domanda in questo articolo troverai la risposta.
Prima di rispondere a questa domanda tuttavia e’ molto importante rispondere ad un’altra, e cioè, perché sto meditando? Stai cercando di meditare per calmarti o per rilassarti?
Oppure stai provando a meditare per una ragione molto più profonda? Per cercare una consapevolezza maggiore, per cercare delle risposte o delle risorse nascoste dentro te stesso, come la pazienza, la pace, la compassione, l’amore?
Capire bene perché lo stai facendo ti permette di poter misurare i tuoi progressi.
Indipendentemente dal tipo di meditazione o dalla ragione che ti spinge a meditare, ogni meditazione ha come scopo primario quello di trovare un punto di equilibrio interiore dove poter congiungere le energie e raggiungere uno specifico obiettivo che ci siamo messi in mente.
Mi spiego meglio.
Nella vita di tutti i giorni ci troviamo generalmente fra tue stati mentali estremi: Lo stato mentale frenetico altamente energico da una parte.. e lo stato mentale grigio e monotono caratterizzato dalla bassa energia dall’altra.
La maggior parte di noi oscilla continuamente tra questi 2 stati mentali come una foglia al vento.
Ascoltare della buona musica o farsi fare un massaggio possono essere delle ottime strategie per alleviare lo stress mentale e rinforzare il nostro sistema immunitario, tuttavia, il rilassamento ottenuto grazie a questi metodi in genere e’ un po’ come un sogno. E’ bello finché dura!
Inoltre sono entrambi metodi dipendenti da fattori esterni che poco aiutano ad incrementare la fiducia in noi stessi, nelle nostre forze e nelle nostre capacità auto curative.
Nella meditazione ci proponiamo di superare lo stress, i disturbi mentali e di trovare risposte per raggiungere i nostri obiettivi spostando la mente lontano dalle nostre agitazioni e formando noi stessi.
Non si tratta di sconnettersi e andare nel mondo dei sogni ad illudersi per un po’ ma il contrario. Si tratta di raggiungere un punto centrale dentro noi stessi dove siamo rilassati, ma ancora vigili e pienamente consapevoli.
Non ci si stacca dal mondo, anzi, ci si riconnette al proprio Io e si diventa tutt’uno con il mondo.
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E normale avere dei pensieri, preoccupazioni, emozioni e delle idee vaganti nella testa inizialmente.
E normale avere dei pensieri, preoccupazioni, emozioni e delle idee vaganti nella testa inizialmente.
Quando sei consapevole di questo fatto essi prendono meno importanza, ti disturbano di meno ed evitano di distrarti.
Che succede quando non riesci a trovare l’equilibrio mentale mentre provi a meditare? Vuol dire che non stai meditando?
Ovviamente no.
Ogni volta che mediti ti avvicini sempre più al tuo punto centrale. Non e’ mai una perdita di tempo per quanto infruttuosa possa apparire la tua pratica.
Anche se la maggior parte del tempo e’ speso per raggiungere questo equilibrio, e ti può capitare di distrarti e annoiarti non c’e’ problema.
Ogni volta che ti capita devi semplicemente ritornare ancora e ancora a focalizzarti sul tuo obiettivo.
Stai sicuro, ripeto, non e’ mai tempo sprecato.
Infatti l’atto stesso di rendersi conto che i pensieri iniziano a vagare e riportarli al loro focus iniziale e’ una parte essenziale della meditazione.
Si tratta di un’auto-formazione interiore di valore inestimabile che ti aiuterà a risolvere problemi come stress e ansia invece di farti risucchiare e guidare da quest’ultimi quando appaiono.
E’ importante inoltre precisare che non e’ sempre possibile raggiungere l’equilibrio, sopratutto se sei principiante.
Molti fattori influenzano la qualità della tua meditazione.
Come ad esempio un alimentazione cattiva o eccessivamente abbondante, una discussione o semplicemente la troppa stanchezza.
La nostra mente non e’ un punto fisso, invariabile. E’ più come un fiume che scorre, e cosi che raggiungiamo l’equilibrio, accettando e lasciando scorrere tutto.
A volte ti può capitare di raggiungere l’equilibrio subito, altre volte invece può volerci di più.
Man mano che diventi sempre più famigliare con questa pratica troverai sempre più facile centrarti, come e quando lo vorrai. Anche quando non sei seduto sul tuo cuscino per la meditazione.
Quindi, riassumendo in una frase, quando mediti controlla e assicurati di essere concentrato, rilassato e vigile. Non assonnato, fantasticante, agitato e distratto.
Questo e’ il mio consiglio.
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– George Luis
io sono una sognatrice di carattere,ma nello stesso tempo sono molto propensa alla meditazione tant’è che spesso mi trovo coinvolta senza essermi sforzata o averci pensato.fa parte di me e ne ho bisogno per stare bene tutto qui
complimenti come sempre 😉